Attraverso l’uso di ingredienti preziosi dal Medio Oriente, l’Artisan Parfumeur ci porta in un viaggio in questa terra ricca di meraviglie e mistero. La presenza delle incantevoli resine di ciste e labdano evoca la calda terra d’Oriente, questa combinazione innovativa di legno di cedro e spezie infuocate tinge questo profumo di un’aura di mistero e rende il viaggio follemente enigmatico. Il naso profumiere Christophe Raynaud con “Legendes du Cedre” ha voluto creare un’emozione quasi mistica di quello che lui chiama graziosamente un “nettare legnoso”. Fragranza calda ed avvolgente con una tenuta estrema adatta a uomini e donne che non passano inosservati.
“Questa fragranza è un nettare legnoso costruito attorno a un cedro cremoso con accenti di zafferano”, così la descrive Christophe Raynaud, naso profumerie della fragranza.
Famiglia olfattiva : legnosa – Unisex
Anno di creazione 2021
La storia del marchio L’ARTISAN PARFUMEUR
Nel 1976 il francese Jean Laporte fonda il marchio “ L’Artisan Parfumeur” a Parigi. L’incipit arrivò da un amico che gli chiese di creare un profumo che sapesse di banana e la sfida aprì a Laporte l’ispirazione per creare e sperimentare profumi solo con “essenze naturali”, giocando con i temi olfattivi della natura e con il desiderio di concentrare nei suoi profumi valori e tradizioni dell’arte profumiera. Dopo il grande successo della sua prima linea di profumi Laporte fu nominato “artigiano del profumo” appellativo che diventò il nome della Maison. Oltre a Jean Laporte, altri “nasi” di gran talento hanno arricchito la gamma. Liberi dai dettami del marketing industriale essi possono creare seguendo esclusivamente la loro sensibilità artistica e verve creativa. Le fragranze dell’Artisan Parfumeur simboleggiano un viaggio olfattivo che trasporta in paesaggi costellati da fiori, piante aromatiche, spezie, legni preziosi e resine. I profumi sono racchiusi in una bottiglia in vetro scuro ed opaco che salvaguardia la materia prima e rievoca il fascino ed il mistero di un’antica bottega di speziali.
